venerdì 20 ottobre 2017

Art Journal: la tecnica acquerello

Buongiorno cari amici,
continuo il post di ieri adentrandomi nella spiegazione della tecnica.
Ben inteso è uno dei tanti approcci. Se vorrete approfondire l'argomento troverete molti tutorial su Youtube per le vostre esercitazioni.
Ma cominciamo con qualche base...
La tecnica ad acquerello si divide in tre metodi:
  • bagnato su bagnato: Colori molto fluidi che fondono insieme
  • asciutto su bagnato: linee un po' più definite, ma che fondono ancora leggermente insieme
  • asciutto su asciutto: linee molto definite
ovviamente potete usare le tre tecniche su uno stesso soggetto, anzi dovete!
La tecnica bagnato su bagnato in genere serve per le campiture larghe e gli sfondi: cielo, mare, terre
La tecnica asciutto su bagnato serve a rinforzare del colore un po' impallidito o a creare soggetti in secondo piano.
La terza tecnica, asciutto su asciutto serve per definire bene i soggetti in primo piano.
Tutto ciò a grandi linee.

Una cosa fondamentale da capire per poter lavorare con gli acquerelli è come si comportano acqua e colore.
L'acqua crea un confine: dove il foglio è bagnato i colori saranno liberi di correre e fondere insieme, non usciranno dal confine creato dall'acqua, a meno che non li forziate spingendoli col pennello o muovendo la carta.
Se avrete iniziato il vostro lavoro su un ottima carta 100% cotone o comunque una discreta 50% questo compito vi sarà molto facilitato, altrimenti vedrete correre l'acqua in tutte le direzioni e creare antiestetiche pozzanghere e relative patacche di colore.
Abbiamo detto che bagnando il foglio posso creare dei bellissimi sfondi dove i colori fondono insieme e creano sfumature,

 ecco un esempio di cielo e mare al quale sono stati aggiunti pochi elementi per creare un suggestivo paesaggio.
Le pennellate del cielo sono state date in diagonale partendo dal colore più chiaro su una carta bagnata e con un colore molto diluito. Successivamente ho aggiunto le striature del mare, le terre e le barche.

Con l'acqua pulita però potete anche disegnare. Prendiamo il quadretto che vi mostrerò passo a passo su questo post...

Un tenero bouquet di violette di campo in quello che è un vaso appena abozzato.

Disegnate con acqua pulita i petali delle violette: la foto in controluce vi mostra quanta acqua deve rimanere sulla carta...

Con il pennello intinto nel colore violetto toccate leggermente l'acqua e...magia il colore comincerà ad espandersi da solo, ma senza uscire dal confine acquoso...

procedete aggiungendo altri colori e altre violette. Se per caso vi accorgete di aver messo troppo colore, potete asciugarlo via con un pennello pulito e asciutto.


Continuate ad aggiungere fiori finché siete soddisfatti!
Ora lasciateli asciugare. Una volta asciutti diventeranno più chiari...


Ora procedete con il fogliame. Usate un colore molto acquoso per lo sfondo verde, non coprite completamente il bianco ma lasciate degli spazi di luce qua e la.
Per lo stesso principio di prima l'acqua non andrà a coprire le violette, perché rimarrà confinata dove la posizionate. Lasciate asciugare leggermente il verde, ma deve comunque rimanere umido e poi aggiungete le ombre con il blu e il viola. Questa volta usando la seconda tecnica: Pennello asciutto con colore.

Ora lasciate asciugare completamente il quadretto e andate a definire i soggetti con il pennello asciutto intinto nel colore sulla carta asciutta. Potrete fare delle linee molto definite e sottili...

Definite ulteriormente i contorni delle foglie aggiungendo qualche pennellata e abozzate un'idea di vaso. L'ho abozzato perché volevo che il soggetto principale fossero i fiori; un vaso troppo importante avrebbe rubato la scena...


Con del colore e pennello piuttosto secchi ho aggiunto un'ombra sotto il vaso.
Ed ora a voi i pennelli!
Non stancatevi di sperimentare: incollate gli esperimenti nel vostro art Journal e divertitevi a vedere i vostri progressi, magari scrivendo anche qualche appunto, come fanno i grandi artisti!
Nel prossimo post: La tecnica acrilica

giovedì 19 ottobre 2017

Art Journal: i materiali per la tecnica acquerello

Cari amici,
come promesso eccomi per proseguire la chiacchierata sull'arte dei diari di immagini (per approfondire leggete qui)
Oggi ci occuperemo della tecnica ad acquerello, ritenuta difficile, ma a volte lo è a causa dei materiali di scarsa qualità; quindi partiremo proprio dall'analisi di questi:

La carta: poiché la tecnica usa l'acqua, occorre una carta in grado di reggere l'inzuppo. Una carta comune e sottile infatti si bagna e asciugando diventa sgradevolmente ondulata.
per essere di qualità, occorre che la carta abbia un'alta percentuale di cotone e una grammatura intorno ai 300g/mq  Ecco spiegato il costo molto alto delle carte per acquerello

  •  nell'immagine la carta 100% cotone, prodotta ancora oggi a mano da Arches.La sua resa è eccezionale, ma il prezzo è piuttosto considerevole.
  • In secondo piano la carta Fabriano 50% cotone, anch'essa di qualità, anche se con un potere assorbente minore. Il prezzo in questo caso è decisamente più abbordabile.
  • C'è anche una carta 25% cotone adatta per gli schizzi, le prove ecc. Il suo prezzo vi permette di usarla senza rimpianti
  • Vi sconsiglio invece decisamente la carta 100% cellulosa. Non ha alcun potere assorbente e i risultati su di essa sono decisamente frustranti, al punto di invalidare anche la pittura della migliore qualità, creando antiestetiche macchie. Questa carta rimane invece validissima per altre tecniche artistiche

I colori: la qualità del colore è determinata dalla quantità di pigmento presente in essi. Se avete provato ad utilizzare gli acquerelli dei bambini vi sarete accorti che una volta asciutti diventano molto chiari e dall'aspetto vagamente gessoso. Questo proprio perché hanno molto poco pigmento.
La nota dolente è che l'acquerello di qualità ha un costo elevato, ma bisogna dire che la sua resa è ottima. una scatola di quadratini (godet) di colore solido vi durerà anni!


Il colore esiste sotto due forme: tubetti e godet
  • il tubetto ha sicuramente una durata maggiore, se fate acquerelli di grandi dimensioni è senz'altro conveniente, ma ha un difetto: se non lo usate per molto tempo secca all'interno del tubetto, costringendovi a dover intervenire chirurgicamente sul povero tubetto per estrarre, tagliandolo a pezzetti, il colore
  • Il godet (la vaschettina) si trova in una pratica scatola già provvista di tavolozza sempre pronta all'uso e quindi pratica se vi piace lavorare all'aperto o siete in vacanza, ha anche un alloggiamento per il pennello. Se lavorate in modo saltuario e non troppo in grande , questo è il formato ideale.
Quali marche comprare? La scelta è molto soggettiva e le marche sono molte: Winsor & Newton, Schminkle, Sennelier, Maimeri ecc... fatevi consigliare da un colorificio belle arti competente, ma non comprate colori ad uso scolastico (Giotto, crayola, tiger, Lidl, ecc) per il discorso di cui sopra.

I pennelli: l'acquerello ha i suoi pennelli; sono morbidi e rotondi a fiamma o piatti
Il discorso è sempre lo stesso, anche per i pennelli dovete investire un po' di denaro per avere la qualità. E' infatti frustrante dipingere con un pennello che perde le setole o che si spunta dopo due pennellate.
Non è invece indispensabile che le setole siano di pelo vero. I sintetici sono ottimi e non avrete animali da pelliccia sulla coscienza.



Ho due marche di pennelli: Da Vinci e Toray, questi ultimi li ho da più di dieci anni e non hanno mai perso  ne la forma ne un solo pelo. Attenzione ai Da Vinci che hanno anche una linea economica Junior che vi sconsiglio (del resto la dicitura junior dovrebbe sempre farvi scappare a gambe levate)

Esiste anche un pratico pennello da viaggio con riserva d'acqua e coperchietto

 è perfetto per la pittura all'aperto quando non potete tenere barattoli pieni d'acqua in equilibrio precario. Funziona un po' come una stilografica: premendo leggermente sul contenitore la punta del pennello si bagna permettendovi di diluire il colore. Per pulirlo basta premere di nuovo il contenitore e asciugare la punta.

Ho terminato la mia carrellata sui materiali, che spero vi sia stata utile. Nel prossimo post affronteremo la tcnica vera e propria!



venerdì 6 ottobre 2017

Art Journal: alla ricerca dell'artista che è in noi

Cari amici,
con questo post torno a parlare in modo un po' più approfondito di art journal e delle tecniche per realizzarlo.
Torno su quest'argomento in seguito alle richieste di chi non può seguire il mio corso sull'argomento, perché troppo lontano o perchè impossibilitato a partecipare.
Ovviamente la parte applicativa in laboratorio viene a mancare, ma potrete comunque esercitarvi a casa






cos'è un art journal: 
 E' un diario di immagini, un quadernetto solo vostro, dove trasferire, pasticci, frasi, colori, ricordi, appunti...volendo anche la lista delle cose da fare o della spesa, i buoni propositi ecc...ma ricordate che le scritte sono sempre secondarie, chi deve dominare sono il colore e l'immagine, altrimenti non sarebbe molto art!
Se chiedete agli artisti cos'è per loro l'art journal avrete differenti risposte: un quaderno per gli schizzi, un posto dove esternare le emozioni, un quaderno di ricordi, di esperimenti e progetti, il luogo dove abbandonare lo stress e trovare se stessi o tutte queste cose insieme. Molti grandi artisti ne avevano uno, a partire da Leonardo da Vinci.


  perché cominciare un art journal o uno sketchbook: perché è piccolo! Quindi non avrete l'impressione di sprecare tempo, carta e colori se non fate qualcosa che vi soddisfa, qualcosa che ai vostri occhi non è artistico.
Perché piccolo è anche presto finito (studi scientifici dicono che bastano 15 minuti al giorno per ottenere beneficio da un'attività artistica) iniziare un'opera complessa e di vaste dimensioni può risultare frustrante e generare ansia perché non ci si sente in grado di terminarla o semplicemente non se ne ha più voglia. Lasciare incompiuta una pagina di sketchbook non vi procurerà alcuna ansia, potrete sempre ritornarci sopra in un secondo tempo o coprirla con altro.
Saper disegnare non è assolutamente necessario, potete semplicemente stendere dei colori, fare dei ghirigori e colorarli, incollare immagini di giornali o libri.




Va bene, ma a cosa serve un art Journal, o uno sketchbook o un carnet de voyage?

rilassarsi: disegnare, colorare e scarabocchiare è una forma di meditazione attiva; mentre si disegna , si riempie di colore un foglio, ci si concentra su quello che stiamo facendo e la mente riposa. Siete nelle pagine del vostro diario, quindi in un ambiente protetto, dove le regole le dettate voi. Nessuno giudicherà il vostro lavoro a meno che non siate voi a volerlo condividere.
diventare più creativi in ogni campo: e quando si dice creativi non si intende necessariamente in campo artistico. Liberare la mente tramite il gesto artistico permette di focalizzare meglio anche altri problemi e a trovarne rapidamente una soluzione
Ma un art journal ci permette anche di non essere ipercritici nei nostri confronti
che non necessariamente l’arte deve seguire regole ma che ci si può divertire con matite, pennelli e altro materiale sorprendente!
che imperfetto è bello ed essere soddisfatti delle proprie opere è possibile!

Che tecniche usare? 

tutte!
Acquerello, acrilico, matite, pastelli di tutti i generi, pennarelli, china, collage di carta, ma anche di stoffa o altri materiali. Creando quel che si chiama  tecnica mixed media.
Ma ovviamente se preferite potete usare una tecnica sola.

Se il vostro diario di immagini lo portate in vacanza, diventa un carnet de voyage!
Allora potrete divertirvi a raccogliere biglietti dei mezzi, dei musei, fare schizzi dei luohi visitati e segnare impressioni, percorsi fatti ecc.
Quando lo riprenderete in mano, vi sembrerà di essere ancora in vacanza.
Inoltre risulta utilissimo in caso di memoria labile, soprattutto se volete tornare in quel ristorantino dove avete mangiato così bene e per fortuna avete incollato il biglietto da visita o lo scontrino del conto!

Come vedete tutto è permesso

Ora non vi resta che frugare in casa e trovare un quadernetto abbandonato, non importa se a righe a quadretti, liscio. Adottatelo e iniziate il Vostro Art Journal!
Nel prossimo post vedremo come applicare la tecnica dell'acquerello in modo semplice e creativo!



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