venerdì 27 marzo 2009

LA RIVOLTA DEI FAGIOLI (torta di cannellini e mandorle)


Era notte fonda quando dalla cucina provenivano strani rumori...un borbottio sommesso, un tramestio ovattato.
Che fare? saranno entrati i ladri? scendere in cucina? rimanere sotto le coperte?
Pian piano Mellina decise di scendere, il borbottio ora si sentiva più distintamente, ma in cucina...nessuno!
Mellina girò la testa di qua e di la...tese l'orecchio...ah si, il rumoreggiare arrivava dalla dispensa. L'aprì di scatto e...
eccoli li, i fagioli, ancora loro, sempre a litigare.
"Ah, ragazzi miei, vorrei dormire in pace, si può sapere cosa c'è? Siete proprio delle "pentole di fagioli" .
"Hei senorita, piano con i luoghi comuni" esclamò il Bianco di Spagna
"qui si discute di cose serie" ribattè il Borlotto.
"Si ma, dovete discutere proprio alle tre di notte, quando la gente dorme?"
"cosa ne sappiamo noi di che ora è! Qui dentro è sempre buio!" disse compunto il piccolo Cannellino.
"Parla per te, io ci vedo benissimo!" esclamò il fagiolo con l'occhio
"Yin chin da" strillò, tutto rosso il piccolo Azuki, tutti si voltarono a guardarlo.
"mah, chi lo capisce quello, viene dalla Cina" borbottò Borlotto
"Non ricominciate a litigare" aggiunse spazientita Mellina "Insomma spiegatemi cosa c'é!"
"La colpa è dei cannellini, sono depressi!"
"e perchè mai?"
"Veramente siamo tutti un po' depressi" esclamarono all'unisono tutti i fagioli. Mellina si sedette un po' più comoda e disse "va bene raccontatemi un po, volete una tisana? io me la preparo"
"E' meglio di no sennò ci ammolliamo!" disse il fagiolo nero
Mentre Mellina preparava la sua tisana il Borlotto riprese a parlare:
"Vedi, il fatto è, che noi non si piace ai bambini! Ogni volta che ci vedono nel piatto, è tutto un susseguirsi di smorfie e lamentele, di bleah! di puà, di che schifo io non li mangio!"
"Si e poi siamo stufi di finire sempre nella solita minestra: pasta e fagioli, minestrone, crema di fagioli, Uffa!" continuò risoluto il Borlotto.
"E noi," vociarono i cannellini, "più che fagioli all'uccelletto o fagioli nel fiasco non facciamo!!"
Mellina alzò gli occhi al cielo
"D'accordo! adesso vi faccio diventare alternativi, purchè la finiamo con queste lamentazioni"
"Alternativi? E come?" chiese il Bianco di Spagna
"Vi cucino in torta! Così non sarete la solita minestra e piacerete anche ai bambini...Vi sfagiola l'idea?"
"Ha, ha... spiritosa" Sentenziò un po' snob l'elegante il fagiolo nero.
"Ma noi si è fagioli, mai stati dolci! Come farai?"
Mellina sorridendo, disse:
"State a vedere...Prima di tutto vi faccio perdere quel gusto fagioloso con un po' di vaniglia e cannella, poi vi profumo con un po' di mandorla e..."
"SIIIII!!!" esclamarono tutti felici i fagioli saltellando per tutto l'armadietto.
"Fermiii! che poi mi tocca raccattarvi uno ad uno: Avanti, raggruppatevi che andiamo a cominciare!"

E così iniziò l'avventura dei fagioli che si trasformarono in una deliziosa e morbida torta.
La volete provare? seguite la ricetta...

Torta di cannellini e mandorle
La ricetta di questo insolito dolce l'ho ripescata in un vecchio numero di Anna in cucina, e ve la riporto tal quale. Anche questa è una torta dove la farina di frumento è completamente assente. E' un po' laboriosa per quanto riguarda la preparazione della purea di fagioli. Ma si può fare in due tempi.
  • 230 g di cannellini secchi
  • 150 g zucchero di canna
  • 3 uova
  • una bustina di lievito
  • 80 g burro fuso
  • 50 g mandorle macinate (più qualche goccia di aroma di mandorle se vi piace un sapore un po' più deciso)
  • un pezzetto di cannella e un bacello di vaniglia (io non lo avevo ho usato la vanillina)
  • un pizzico di sale
  • zucchero a velo per guarnire
Mettete a bagno i fagioli per 12 ore in acqua tiepida, quindi scolateli e cuoceteli in acqua fredda aromatizzata con cannella e vaniglia finchè diventeranno morbidi, poi eliminate le spezie e passateli al passaverdura.
Aprite il bacello di vaniglia ed estraete i semini che unirete al purè di fagioli (usando la vanillina macchinate meno però è un aroma sintetico, fate vobis).
Incorporate quindi: i tuorli, lo zucchero e il lievito, la presa di sale, le mandorle macinate e l'aroma, il burro fuso, gli albumi montati a neve.
Versate il tutto in uno stampo con carta forno.
Cuocete in forno caldo a 180° per 45 minuti. per vedere se è cotta fate la solita prova stecchino.
E' una torta molto delicata dalla consistenza leggermente umida e si conserva bene per qualche giorno.

giovedì 26 marzo 2009

PANE DI KAMUT E FARRO (con semi di papavero e yogurt)




Ho diverse amiche che soffrono di intolleranza alla farina di frumento e pubblico per loro questa ricetta che ho sperimentato con successo.

La ricetta di questo pane non è mia ma del blog "L'omino di pan pepato".
Quella che propongo è una variante per chi ha problemi di intolleranza alla farina di frumento (attenzione! semplice intolleranza, non celiachia) o per chi vuole provare delle farine alternative.
E' un pane veramente morbido, credo grazie alla presenza dello yogurt.
l'ho realizzato impastandolo con il mixer e cuocendolo nel forno, ma è possibile impastarlo anche a mano.
Chi vuole può seguire la ricetta originale cliccando qui.

Ingredienti:
250 g di farina di kamut
250 g di farina di farro
150 ml di yogurt
150 ml di acqua
1 cucchiaino di malto di mais (se ne avete un'altro va bene lo stesso)
1/2 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaio di semi di papavero
2 cucchiai di olio extra
1+1/2 cucchiaino di sale

procedimento:
  • Versare nel mixer le due farine e avviare per pochi secondi
  • prelevare un po' d'acqua dalla dose e sciogliere il lievito più il cucchiaino di malto in una ciotolina
  • unire la mistura alle farine e riavviare l'aggeggio
  • sempre con il mixer in funzione aggiungere in quest'ordine: olio, sale, yogurt, acqua e semini
  • continuare ad impastare per almeno 5/10 minuti, deve risultare un impasto morbido ma non appiccicoso
  • mettete a riposare in luogo tiepido per un paio d'ore
  • smontate l'impasto e mettetelo in uno stampo foderato di carta forno
  • lasciatelo riposare ancora finche si sarà gonfiato per bene
  • mettetelo in forno caldo 200° per 40 minuti
qui di seguito vi do alcune "dritte" per una migliore riuscita di qualsiasi tipo di pane, questi consigli sono il frutto di alcuni corsi di panificazione che ho frequentato.
  • nelle giornate molto secche e ventose bisogna aumentare leggermente la quantità di acqua, diminuirle invece in quelle umide e piovose. La farina risente delle condizioni atmosferiche
  • diminuite le quantità di lievito ed aumentate i tempi di riposo, la vostra pancia vi ringrazierà!
  • per lo stesso motivo evitate di aggiungere zucchero al lievito, sostituitelo con il malto di orzo, riso o mais.
  • gli impasti morbidi lievitano meglio di quelli gnucchi (duri) aumentate un po' la dose di acqua, ma non rendete colloso l'impasto (a meno che la ricetta lo preveda)
  • per la cottura: mettete nel forno una pirofila con dell'acqua (prima di accenderlo), questa creerà un ambiente umido che favorirà la lievitazione in cottura e impedirà il formarsi di una crosta troppo secca.
  • avvolgete il pane appena sfornato in un canovaccio (che non profumi di ammorbidente) e in una coperta e lasciatelo raffreddare così. Avrete un pane fragrante e morbidisssimo.
Buon Appetito!

martedì 24 marzo 2009

IL GIOCO DELL'ATTACCA & STACCA


Chi abita qui?

Ogni mia proposta in materia di creatività tiene conto di diversi parametri: facilità di realizzazione, recupero dei materiali (dove possibile) ed economicità.
Questo perchè di solito i laboratori creativi che propongo nelle scuole devono tener conto di un budget molto ridotto e di un discorso ecologico/educativo che mi piace portare avanti (comunque non starò qui a propinarvi un panegirico sull'argomento).

Quello che vi spiego oggi è il gioco dell'attacca stacca che ho proposto nella mia ultima animazione presso l'asilo nido Crescere Insieme.
Questo cartellone spiega ai bambini piccoli che ogni animaletto del bosco ha un suo habitat con una casetta dove vive.
Dopo una breve spiegazione, sotto forma di storiella, i bambini posizionano gli animaletti dove gli pare più opportuno e devo dire che raramente sbagliano!

Qui di seguito vi do alcuni suggerimenti:
potete ricreare vari ambienti: la città con le case i negozi e le auto, il bosco, l'ambiente sottomarino, lo spazio, una casa con i personaggi della famiglia, uno zoo ecc...
Potete usare questo sistema anche per assegnare delle piccole mansioni familiari: accanto al nome del componente della famiglia prenderà posto, di volta in volta, la figurina di una tavola apparecchiata, un cestino della spazzatura, una scopa e una paletta, un innaffiatoio o di qualsiasi altro piccolo incarico.

come si fa:
materiali utilizzati:
  • un cartoncino 50x 70 (quello della foto è 100x70, ma è stato utilizzato in una scuola)
  • avanzi di cartoncini colorati per gli animaletti e la scenografia (il tronco dell'albero è il cartone di un imballaggio
  • colla in stick per i dettagli
  • nastro biadesivo per le parti più ingombranti
  • forbici
  • velcro adesivo (ne serve poco)
Ritagliare grossolanamente le sagome dell'albero, del laghetto e delle tane e incollarle con nastro biadesivo, ritagliare anche gli animaletti e incollare il velcro (un pezzetto piccolo, altrimenti non lo staccate più dal cartellone (vedi foto della paperella). Posizionare gli animaletti e toglierli, la seconda parte di velcro rimarrà attaccata al paesaggio e fornirà un'indicazione ai bambini.




Adesso siete pronti per giocare.

venerdì 20 marzo 2009

PATATE E POMODORI SI DIVERTONO



Anche se dalla foto non si direbbe, questa è la ricetta di un'insalata.
Come Onde99 (visitate il suo blog "L'omino di pan pepato", ne vale la pena!) in una giornata di vento gelido propongo un'insalata.
E' una robina facile facile, con ingredienti facilmente reperibili, questa insalata ha una particolarità: se fa caldo la potete mangiare fredda, se fa freschino la potete mangiare tiepida, se si gela la sbattete in una pirofila in forno e la fate gratinare!
Non vi do le dosi perchè potete variarle a seconda dei gusti e della fame!

Patate e pomodori alla pizzaiola
  • Patate lesse
  • pomodorini ma anche pomodori a tocchetti
  • un formaggio a scelta fresco (mozzarella, primo sale, ricotta) ma va bene anche un formaggio poco stagionato tipo latteria
  • origano, sale, olio extra
  • olive nere
pelate le patate che avrete lessato anche in precedenza, tagliatele a tocchetti, unite gli altri ingredienti opportunamente tagliati e condite!
Io uso quest'insalata come piatto unico.
Buon Appetito!

giovedì 19 marzo 2009

FESTA DEL PAPA'


Giornata grigia?
avete voglia di appendere il capufficio all'attaccapanni?
soffrite di "logorio della vita moderna" (questa è per gli over 40, vi ricordate il tavolino in mezzo al traffico?).
Fermatevi un attimo e dal grigiore cogliete questa violetta.

Un augurio a tutti i papà che passano di qua!

martedì 17 marzo 2009

SETTIMANA LIGHT (oh come suona male!)


Arriva la primavera, si tolgono i cappotti, si sale sulla bilancia e... un grido riecheggia per la casa!
eh,si! i chili dell'inverno sono li, nero su bianco, anzi nero cristallo liquido su triste sfondo grigino.
Che si fa? la dieta? Nooo... solo a nominarla mi viene lo sconforto. Facciamo così: la settimana light (non mi suona bene lo stesso).
E allora?...allora condivido con voi questa insalatina, che non è certo una novità, ma così mi sembra di alleggerire il fardello. Oltretutto in foto sembra più appetitosa che nella realtà, e poi ho messo la rucoletta che è rispuntata nell'orto e qualche aggiunta non proprio dietetica, ma del resto siamo uomini o capre?

Insalatina con gorgonzola e crostini

  • aprite il frigo e andate alla ricerca di un'insalata, io ho trovato il radicchio
  • andate nell'orto (se lo avete, altrimenti saltate questo passo) e guardate cosa offre, il mio, per ora, solo rucola e erba cipollina, vada per la rucola!
  • riguardate nel frigo e cercate qualcosa che rallegri l'insalata, toh! c'è del gorgonzola piccante.
  • beh, qualcosa che tiri su il morale? ah ecco! una fettina di pane integrale che taglio a cubetti e faccio tostare in padella con un po' di burro (le mie origini francesi mi portano ad allungare la mano verso il burro, voi usate l'olio se vi piace di più... e forse è più sano!)
  • condite la vostra insalata come vi pare, io amo poco l'aceto perciò ho messo solo olio extra e sale.

lunedì 16 marzo 2009

TECNICHE CREATIVE 3


Alberello con sorpresa

Continuiamo la nostra passeggiata tra i lavoretti, oggi ve ne propongo uno in 3D.
E'un alberello cavo, per cui all'interno potete nasconderci:
  • le monetine del topolino dei dentini (o fatina, o chi volete, basta che non ci nascondete la dentiera del nonno, sarebbe raccapricciante)
  • Una piccola poesia o un pensiero amorevole dei vostri bimbi per il papà (fra poco è la sua festa)
  • dei piccoli personaggi o animaletti giocattolo o di cartoncino come nella foto (non il criceto di casa! povera bestia, probabilmente ne patisce già abbastanza) con cui inventare nuove storie!
Come si fa:
  • prendete un cartoncino marrone, praticate un'apertura rotonda (la casetta del gufo) poi arrotolatelo e fissatelo con del biadesivo
  • tagliate a raggiera la base dell'albero per fare le radici che incollerete su un supporto di cartoncino rigido (riciclate una scatola di cartone)
  • adesso prepariamo la chioma dell'albero, tagliate tante strisce di carta verde (ho usato differenti tonalità) fatene un ciuffo che fisserete con punti metallici o scotch.
  • infilate la chioma nella parte cava in alto, se precipita all'interno dell'albero, arricciate un po' le foglie
  • per fare il prato arricciate delle palline di carta velina e incollatele sulla base di cartone
l'alberello è pronto per raccontare tante storie del bosco e per custodire tanti segreti, buon divertimento

giovedì 12 marzo 2009

LA GATTINA LALLA


Nella storia del Gatto Panzerotto, vi ho accennato di una gattina sempre a dieta. bene eccola qui, si chiama Lalla ed è la micina della signorina Marietta una ballerina, anzi una Etoile della Scala di Milano. Lalla per ora si accontenta di ballare nel sottoscala, ma i suoi balletti sono seguitissimi da tutti i gatti del quartiere.
Inutile dirvi che tutti i micioni sono innamorati di lei.
Certe sere, quando sentite quelle serenate miagolose che impediscono a tutti di dormire, state sicuri che sicuramente c'è stato uno spettacolo della nostra gattina.

Qualche sera fa, la nostra Lalla ha inscenato un bellissimo balletto, con una scenografia tutta lilla e rosa, i suoi colori preferiti, e lei volteggiava tra cuori e lustrini lasciando tutti a bocca aperta. in particolare Igor, il gatto del signor Kowalskji, da sempre segretamente innamorato di lei...ma questa è un'altra storia.


Dunque dicevo, alla fine dello spettacolo un coro di miagolii di apprezzamento è rimbombato nel quartiere. dalle finestre sono iniziate a volare scarpe di tutte le fattezze e di tutte le misure.
Ma ai nostri gatti non interessavano minimamente, e se ne tornarono a casa soddisfatti.
La mattina seguente gli uomini della nettezza urbana passarono nella via chiedendosi come mai improvvisamente tutti si fossero stancati delle proprie scarpe e le avessero lanciate qua e la. "mah!" esclamò uno di loro "la gente è proprio strana!"
Già, soltanto io e voi (e ovviamente i gatti) sappiamo come sono andate realmente le cose!

Ciao alla prossima avventura!

martedì 10 marzo 2009

FOCACCIA MIA'GOLOSA (ricetta del gatto Panzerotto)



Volevate sapere perchè il gatto Panzerotto è così famoso? perchè sa fare questa buonissima focaccia.
Non è troppo laboriosa, ma ha bisogno dei suoi tempi di lievitazione.
la ricetta è quella della focaccia ligure (non illudiamoci non viene uguale), ma il risultato è comunque più che apprezzabile, quindi ecco a voi:

Focaccia... quasi ligure

  • 500 g. farina 00 (sostituibile con: 250 g.farina 00 e 250 g. di farina manitoba)
  • 250 cc. acqua
  • 1/2 cubetto di lievito
  • 3 cucchiai d'olio per l'impasto
  • 15 g. sale (da non mettere mai a contatto diretto con il lievito)
  • emulsione di acqua e olio (proporzione 1 parte di olio e 2 di acqua, ma la potete anche variare con più olio se vi piace più unta) per la quantità regolatevi voi, io vado a occhio, comunque la focaccia deve quasi annegarci dentro! (vedi foto sotto)
procedimento:

  • sciogliete il lievito in un po'd'acqua prelevata dai 250 cc
  • mettete la farina in una ciotola grande e fate una fontanella nel centro
  • versate il lievito sciolto e tre cucchiai d'olio e fate una pastetta che lascerete nel centro
  • unite il sale sulla farina circostante sparpagliandolo un po'
  • adesso cominciate ad impastare il tutto con l'acqua rimasta
  • se avete fretta o pochi muscoli, come la sottoscritta, usate il mixer, mettendo gli ingredienti nello stesso ordine
  • l'impasto deve venire morbido ma non colloso. più l'impasto è morbido e più sarà morbida la focaccia
  • importante: la farina subisce l'umidità dell'ambiente, perciò se impastate in una giornata ventosa, probabilmente occorrerà un po' più di acqua.
  • fate riposare il vostro impasto finchè non avrà raddoppiato il volume.
  • stendetelo in una teglia unta di olio o due teglie se la volete più bassa
  • ungete di olio la superficie (poco) e lasciate di nuovo riposare fino al raddoppiamento dell'impasto
  • fate dei buchi con le dita
  • attenzione passaggio fondamentale! annegate la focaccia con l'emulsione di acqua e olio (vedi foto) e salate. se non lo fate avrete una comune pasta da pizza
  • scaldate il forno a 240° (ogni forno è diverso, comunque deve essere molto caldo)
  • infornate e cuocete per 15 minuti circa (regolatevi in base a quanto è spessa la focaccia e a quanto la volete colorita
Sfornate e coprite con della carta stagnola. Serve a mantenere la focaccia morbida. quando è tiepida assaggiatela e farete Miaooo! di gioia

sabato 7 marzo 2009

8 MARZO (festa della donna?)


A tutte voi, amiche mie, regalo questa vignetta augurandovi un 8 marzo migliore che alla mia protagonista.
Avanti confessate... quante di voi sono andate a vedere i "California Dream men"? (o come diavolo si chiamano)

giovedì 5 marzo 2009

TECNICHE CREATIVE 2


Un libro tutto mio

Torniamo alle nostre chiacchierate sulla creatività e sul come non è necessario essere Picasso per divertirsi con i nostri bimbi e realizzare qualcosa di artistico.
Quella che vedete nella foto è una pagina di un mio libro che si intitola "Di chi è questo gatto"ed è un laboratorio che tengo alle scuole elementari sulla costruzione di libri assolutamente
fai da te.

Bene, ma come si fa?
Prendete una giornata uggiosa (non mancano!).
prendete dei bambini annoiati (se non li avete gia buttati dalla finestra)
prendete dei cartoncini colorati, della colla stick, vecchi giornali e pennarelli
se avete un po' di vena artistica: pennelli e colori, ma sono facoltativi
armatevi di forbici a punta tonda

adesso dovete farvi venire le idee!
non arrivano?....
qualche dritta ve la do io, potete fare un libro su:
  • gli animali che preferite
  • la vostra famiglia
  • i mostri (particolarmente indicato se non sapete disegnare, un mostro riesce sempre!)
  • sui viaggi interspaziali, divertitevi a creare mondi assurdi.
  • le torte, con i ritagli di giornali si possono inventare le torte più colorate e bizzarre
  • le macchine impossibili, che ne dite di un giracavascucitrottola?
Quando avrete deciso l'argomento del libro potrete partire con l'esecuzione:
la tecnica è quella del collage. Il soggetto della foto è stato disegnato con pastelli a cera, ritagliato e applicato sul cartoncino. il resto sono ritagli di riviste, e scritte a pennarello.
se non ve la sentite di disegnare potete utilizzare solo i ritagli o gli strappi, come spiegato nella puntata precedente di "tecniche creative".
I bambini sono bravissimi nell'inventare scenari, perciò non avrete difficoltà.
quando avrete realizzato il numero di pagine che vi aggrada potrete rilegare il tutto facendo dei fori simmetrici sul lato sinistro dei cartoncini e annodando un nastrino per tenerli insieme.
Facile no?
Buon lavoro e fatemi sapere i risultati.

e adesso vi racconto la storia del
gatto Panzerotto

Il fornaio Gino aveva trovato un giorno un micetto piccolo piccolo, era color del pane abbrustolito e Gino pensò "guarda guarda, questo gattino sembra proprio un panino, ma povero piccolino è così magrolino". Così lo porto in bottega e gli diede un po' di latte.
Il micetto cominciò a guardarsi intorno, muovendo il nasino pensò:
"Ma che posto meraviglioso è questo, quanti buoni odori"
Il fornaio si accorse che il gattino guardava con insistenza dei panzerotti son salsiccia, e decise di farglieli assaggiare.
Il gattino apprezzò molto e cominciò una danza di strusciamenti e fusa intorno alle gambe di Gino.
"Ahahah! che solletico, sei proprio un micino simpatico, ti chiamerò Panzerotto!"
Da quel giorno Panzerotto rimase sempre con Gino che gli aveva sistemato una cesta del pane come cuccia in un angolo del laboratorio di panetteria.
Panzerotto stava così bene in quel posto magico, faceva un bel caldino, si mangiava e dormiva bene e poi c'era quello strano umano che faceva delle cose buonissime.
Ben presto Panzerotto oltre che di nome lo divenne anche di fatto. Diventò un bel gattone con una pancia tonda tonda. e dal suo angolino imparava tante cose...
Eh, si! dovete sapere che ben presto il nostro micione imparò l'arte della panetteria e quando il fornaio era chiuso, con le sue zampone impastava e impastava: Pizze, focacce, panzerotti.
Le sue specialità erano: la "pizza mià-golosa" e i "panzerotti alle quattro sardine."
Tutti i gatti del quartiere ben presto incominciarono ad apprezzare le doti culinarie di Panzerotto e frequentavano assiduamente quella che nelle ore di chiusura era la sua bottega. C'erano: Igor il gatto del signor Kovalskij, la gattina della sartina del quarto piano, e poi Lalla che però era quasi sempre a dieta...


Ma questa è un altra storia...

martedì 3 marzo 2009

VOGLIA DI PRIMAVERA (un'insolita focaccia)


Voglia di primavera con una focaccia "fuoristagione".
dunque le cose sono andate così: sabato avevo degli amici a cena. Il loro bimbo è intollerante al latte ed io avevo voglia di pizza. Come conciliare le due cose? Fare una pizza senza formaggi e comunque saporita?
Mettici delle belle cipolle direte voi! (oltretutto sono sempre di stagione) Già buonissima, ma mio marito odia tutta la famiglia delle cipolle e affini.
Quindi frugando fra le ricette di casa ho trovato questa

focaccia gialla con crosta di zucchine

ingredienti per la pasta
  • 1/2 kg. farina bianca OO
  • 12 g. lievito di birra (1/2 cubetto)
  • 2 cucchiai olio d'oliva extra
  • 1 bustina di zafferano
  • 250 cc. acqua
  • sale 1 cucchiaino da caffè raso
ingredienti per il condimento:
  • 4 zucchine medie tagliate a fettine sottili (con la mandolina)
  • olive nere (quante ne volete vedere sulla focaccia)
  • sale e pepe
come si fa:

sciogliete la bustina di zafferano nei 250 cc di acqua
mettete la farina in una terrina e fateci un cratere dove stempererete il lievito con poca acqua prelevata dalla mistura con lo zafferano.
aggiungete 2 cucchiai d'olio nel cratere e cominciate ad impastare, fino a formare una poltigliola centrale.
aggiungete il sale sulla farina circostante e ricominciate ad impastare aggiungendo man mano l'acqua rimanente.
a questo punto mettete la vostra bella palla di impasto giallino a riposare fino a che avrà raddoppiato il volume. (ci vorrà un po' perchè io preferisco diminuire le quantità di lievito e aumentare i tempi di riposo).
ora sgonfiate la pasta e a seconda di quante focacce avete deciso di fare dividetela (io ne faccio due rotonde)
mettete a lievitare le palline di impasto fino a che avranno di nuovo raddoppiato.
a questo punto stendetele senza mattarello (risulta facile perchè il riposo prolungato rende la pasta malleabile).
condite le vostre focacce con delle zucchine affettate e fatte saltare per pochi minuti in padella con un filo d'olio e un po' di sale. aggiungete le olive nere tagliate grossolanamente e ancora un po' di sale e pepe e l'olio (se volete).
cuocere in forno bello caldo (240° circa) per 15 minuti.

Ha un sapore delicato e un bel colore!

lunedì 2 marzo 2009

GIORNATA UGGIOSA


Ma siamo tornati in autunno?
per il grigiore odierno mi viene in mente solo questa barzellettina che vi lascio sperando di strapparvi un sorriso

Discussione tra pesci rossi
dentro un acquario due pesci rossi stanno discutendo:
"Secondo te Dio esiste?"
"Certamente, altrimenti chi cambierebbe la nostra acqua e farebbe cadere il mangime dal cielo!"

Adesso vi lascio, devo portare fuori Flick, prima che scambi il tappeto di casa per la sua aiuola WC e dopo mi fiondo a lezione di inglese.

domenica 1 marzo 2009

TECNICHE CREATIVE


Gli strappi
Divertitevi con i Vostri bambini a strappare della carta in modo casuale, giornali vecchi o altra carta di recupero, poi osservatela bene insieme e... lasciatevi ispirare!
quel pezzetto di carta di cosa ha la forma? un uccellino (come nella foto), un elefante, o semplicemente un mostriciattolo? Dopo aver individuato la forma, incollate il pezzetto di carta su un cartoncino e completate la vostra opera con altri avanzi di carta. adesso potete appendere le vostre opere dove più vi piace.

Pasticciamo i giornali
Un altra tecnica artistica divertente e disegnare sulle pagine dei giornali (grandi artisti lo hanno fatto). potete fare delle cose semplicissime, come il pesciolino della foto, usando un pennarello uniposca, d'obbligo a causa della carta patinata.
Lasciatevi ispirare dal fondo della foto che avrete scelto. Se disegnate sui quotidiani potete usare anche pennarelli per bambini, pastelli a cera, o semplici matite colorate. Quando diventerete bravissimi (ne sono sicura) potrete cimentarvi in cose più complesse, ma di questo ne parleremo più avanti.

Utilizzo queste tecniche nei miei laboratori con i bambini. Sono giochi creativi che stimolano la fantasia e li ha inventati il grande Bruno Munari.

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